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Visualizzazione dei post da giugno, 2012

Mini brioche alle pesche con lievito liquido

Il mio piccolo Alfie continua a darmi un sacco di soddisfazioni, da quando è arrivato Caronte e prima di lui i suoi compari ai quali dare monetine in sto periodo di crisi, ho deciso di farlo sempre stare al fresco, faccio gli pseudo rinfreschi e poi lui lievita beato in frigorifero. Ci mette di più, ovvio, ma ho talmente poco tempo per stargli dietro che è l'unico modo per stare tranquilla e sfornare pane e dolcetti. Ieri sono stata da mia mamma, ho combattuto una battaglia estenuante per farle mangiare un pezzetto di  pollo e un po' di verdura, altrimenti non potevo darle le medicine, ma mica voleva mangiare, una fatica... Alla luce di questo episodio ho deciso di svuotare il suo frigorifero pieno di frutta che in questi giorni mangia a fatica e di prepararle qualcosa di appetitoso che mangerebbe con più gusto. Tempo fa avevo fatto delle tortine alle ciliegie , il primo impasto era finito nel cestino, il secondo era buono, ma l'aspetto lasciava un po' a desiderare

Scaloppine di triglie e cipolle rosse allo zafferano

Quando si è nel vortice e la mente e il cuore sono sballottati di qua e di là, non ci si ferma mai per ragionare, per riposare, per respirare.  Anche i momenti di calma apparente sono un continuo pensiero che porta solo lì, da dove vorresti fuggire, ma dove ti senti irrimediabilmente di appartenere. C'è quel dannato filo che non ti fa pensare di avere una vita tua e che ti risucchia tutte le energie, come se il cordone ombelicale non fosse mai stato reciso e servisse ancora alla sua funzione primaria. Ma non se l'erano tenuti in ospedale? Quando sono nata io mica veniva congelato in caso di bisogno e invece a quanto pare glielo hanno ridato e tutto intero. Eppure l'innata positività cerca di venir fuori, si cerca di circondarsi delle persone che possono capire, ma la stanchezza spesso prende il sopravvento, la demoralizzazione diventa la sensazione predominante. Vorresti reagire, ma la forza ti manca, dove sono tutti? Eppure le cose devono andare avanti, non si può

Torta saracena di pere e mele

L'ho fatto di nuovo. Il fatto è che io mi metto in testa che devo fare una torta e siccome in frigo ci sono le pere, decido di farla con le pere e poi c'è pure una mela, un frutto in più non farà male, no? E poi come si dice, una mela al giorno... devo ricordarmi di dirlo a mia madre appena si sveglia, si sa mai che magari le passano le sue crisi. Comunque, deciso di fare una comunissima torta da credenza, una di quelle ricette super collaudate, ma poi apro la dispensa delle farine e il mio cervello impazzisce. Vedo il grano saraceno e non ce la faccio a non usarlo, però memore di tanti insuccessi decido di mescolarlo ad altre farine, giusto per non avere un copertone Michelin da offrire agli amici. E poi penso, cavoli, la ricotta scade domani quasi quasi la uso al posto del burro, almeno la torta viene più rustica e leggera. Si, insomma, ci sono cascata di nuovo, ho fatto un dolce tutto di testa mia e per fortuna al picnic se lo sono anche mangiato tutto, a

Insalata di tacchino e avocado

Non vi capita mai di divertirvi un sacco a scrivere dei post e poi, quando li rileggete a distanza di giorni, ritrovarvi a pensare "cazzo che palle!".  Spesso rileggo i miei post, quelli che avevo trovato tanto divertenti e mi annoio.  Stamattina a colazione lo raccontavo a quello che dovrebbe essere il mio fidanzato premuroso, coccolone, che mi da sempre ragione anche se dico le cavolate più assurde, l'uomo della vita, per intenderci e lui mi risponde: "si, ogni tanto sei un po' patetica!",  "Io patetica??? E per quale motivo?",  "Scrivi del passato, i ricordi... ma i post che scrivi poi li rileggi?",  "Certo che li rileggo",  "E gli errori li correggi?",  ormai innervosita "Certo che li correggo!!!",  "Mah, non mi pare, nell'ultimo hai scritto in autostrada due volte". Errata corrige: Stamattina a colazione lo raccontavo a quello che è il mio fidanzato di solito premuros

Salsa di pomodoro piccante messicana e arrivederci

Dite la verità, vi ho lasciato con l'acquolina in bocca? No, non parlo di Dusan, ma della salsa messicana!!!  Questo bellissimo weekend ricco di ricordi e di emozioni è finito, i miei 2 cari amici stanno proseguendo la loro "Honey Moon" verso Roma e io sono rimasta con la cucina vuota, la casa da pulire e l'avanzo di questa buonissima salsa. Durante il picnic bucolico di ieri in Valle imagna è stata presa d'assalto, ma poi le patatine sono finite e abbiamo gustato e apprezzato anche tutto il resto, il cicciosissimo panbrioche ripieno di Mari, le sfoglie salate e il succosissimo melone di Steffi e poi le dolcissime ciliege di Paola, i suoi bimbi hanno apprezzato tantissimo anche la mia focaccia pugliese e poi altri mille bocconcini sfiziosi che hanno arricchito la nostra tavola sul prato, ho mangiato tutto, giuro, ma il caldo era talmente opprimente che ho perso parte della mia memoria a breve termine. La salsa è perfetta per queste giornate estive, mang

Quesadillas romagnole e 10 anni di attesa

Quando una persona viene a casa mia sa che non ci si deve avvicinare alla cucina, che quello è il mio regno e puo' essere violato solo dalla sottoscritta, non è che c'è un cartello che interdisce il passaggio, ma molti miei gesti "inconsci" rendono la cosa ben chiara. Stavolta però è stato diverso, ho davvero avuto difficoltà ad impormi.  Lui lo conosco da 15 anni ormai, all'inizio mi sono presa una bella sbandata, era il 1997 a Weimar durante un campo di lavoro estivo, di anni ne avevo 19 e lui 16, la cosa è durata pochissimo, in effetti meno per lui che per me, ma poi siamo diventati come fratelli. Mentre studiavo in Germania approfittavo spesso per passare qualche giorno nella vicina Repubblica Ceca dove frequentava l'università, nonostante le sue origini slovacche. Una volta ho persino detto a mia mamma che andavo 5 giorni ad Amburgo in gita scolastica, ma ho usato quei soldi per passare 4 giorni con lui e i suoi amici tra Brno e  Považská Byst

Petali di merluzzo marinato al lime con fragoline di bosco e fiori di limone

Ma voi li avete mai mangiati i fiori?  Io vivo a Milano e i fiori che conosco sono in vaso sul balcone, nei cortili delle case, qualcuno al parco... ultimamente le rotonde ne sono piene, ma capirete anche voi che mai avrei pensato di mettermi nel bel mezzo di via Gallarate e brucare le primule o le viole appena piantate, anche se lì "il verde è curato da Esselunga"!  E poi pensavo che alcuni fiori fossero carnivori, non che dei carnivori potessero mangiare dei fiori. Eppure non potevo mancare all'appuntamento di Cinzia e Valentina , alle quali le allergie primaverili hanno fatto letteralmente esplodere tutti i neuroni ideando questo contest. Domenica poi sono stata un po' nei prati (è periodo di fragoline e prima che mio suocero tagli l'erba di tutta la valle conviene approfittarne) e di fiori ne ho incontrati, ma come avere la certezza che mangiandone uno non venissi colta da spasmi o che sopraggiungesse una morte prematura perché velenosissimi? Non mi so

Insalata di riso pilaf e un pic-nic sul Serio

E meno male che davano pioggia! Sabato mattina sono partita un po' con quest'idea, che la giornata si sarebbe guastata a causa del maltempo, ma poi ho recitato il mio mantra della positività (in questo periodo si rende spesso necessario) e con tutta la carica ricevuta, ho preparato quest'insalata di riso un po' particolare per il pic-nic con Cinzia e Mari in Val Seriana.  Era una settimana che pregavo di poterci andare, sapevo che mi avrebbe fatto bene e non sono rimasta delusa.  E' stato così che io, Mari, Cinzia, i suoi bulldozer e la piccola Tea siamo andati in riva al Serio, steso coperte e lenzuola, abbandonato le scarpe, stappato una bottiglia di vino e abbiamo passato una meravigliosa giornata spensierata tra chiacchiere, risate, confidenze e ovviamente ottimo cibo. Ho trovato fantastica l'insalata di quinoa con albicocche e pomodorini di Cinzia, un accostamento che mai mi sarei immaginata, eppure...  e poi il danubio di Mari e sempre la sua strepit

Quiche di mele e cipolle rosse di Ernst Knam

Gli ultimi giorni sono stati un po' movimentati, ho fatto un giretto nella bella Liguria e mi son goduta un paio di giorni di tranquillità, senza lasciarmi sopraffare dall'inquietudine. Ovviamente, appena rientrata a casa, la situazione è tornata tale e quale e al momento la voglia e il tempo di stare ai fornelli mancano quasi del tutto e spesso lo faccio solo per necessità e per non morire di fame. La mamma, dopo una caduta e un piccolo viaggetto al pronto soccorso si è un po' ripresa, a quanto pare, visto adesso che vi scrivo sono le 5:40 e che son sveglia da più di un'ora, io ci metto un po' di più a godere di questo nuovo status, ma se le cose continuano così (speriamo), tornerò a farmi delle sane dormite. Ma parliamo di cose decisamente più piacevoli, la scorsa settimana Mari è venuta a cena a casa mia e abbiamo fatto un picnic improvvisato sul mio mini-balconcino. Oltre al buonissimo formaggio, a chili di insalata e alla sanissima bresaola portati da M