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Visualizzazione dei post da maggio, 2013

Riso patate e cozz' di casa mia

Ci sono piatti che ti fanno pensare a delle persone in particolare e riso patate e cozze mi fa pensare alle mie vacanze a Barletta a casa di zia Dora. Una zia conosciuta in età adolescenziale, moglie del mio zio preferito, Michele, morto ormai 20 anni fa, dei cugini lontani che vivevo poco e per questo tanto adorati.  E poi delle ricette semplici e genuine, i sapori di casa, quelli che si hanno nel dna e che si riconoscono sempre. Questa è la versione di riso patate e cozze che si prepara nella mia famiglia, semplice, senza verdure e senza ingredienti strani, ma a me è così che piace. E dopo un mese di stop, giusto perché avevo una cosina più importante da fare, ritrovo con piacere i pazzi dell' MTC con una ricetta che sento mia, anche se un po' diversa da quella preparata da Cristian . Ingredienti per 4 persone: 1,5 kg di cozze 250 g di riso 250 g di pomodorini 100 g di pecorino 6 patate medie 2 cipolle piccole olio evo s

La nostra notte psichedelica

29 aprile 2013: dopo 9 mesi e 9 giorni e 14 kg in più, finalmente, alle 8:41 è arrivata lei, Irene. Una gravidanza perfetta, niente nausea, solo un po' di sciatica alla fine del 3° mese, che non mi ha impedito di andare in gita sull'Etna.  Nessuna rinuncia da fare in fatto di cibo, evidentemente in qualche rito di iniziazione, da bambina, mi avranno fatto mangiare cacca di gatto, fatto sta che non ho dovuto evitare il salame, la carne al sangue, il sushi e non ho dovuto far scorta di Amuchina per lavare le verdure. In gravidanza sono persino diventata paziente, gentile, sempre serena e sorridente, la notte riuscivo a dormire senza problemi e non mi alzavo ogni 10 minuti a fare pipì.  Mi è anche passato il mio mal di schiena cronico. Evidentemente anche la piccola Irene ha goduto di questo stato di grazia e di uscire proprio non ne voleva sapere. Ma poi, dopo 8 giorni di sollazzamento oltre termine, finalmente si è mosso qualcosa

Corso fidanzati, nuovi amici e una crostata di lamponi

Il corso fidanzati è una di quelle cose che ho fatto un'estrema fatica ad accettare, e che un prete venga a dirmi come deve esser gestito il rapporto di coppia proprio la trovo una cosa strana e anche un po' improbabile. Ma quello che abbiamo fatto noi non è stato solo così, il parroco ha fatto si le sue belle lezioncine spesso un po' pallose, ma era affiancato da alcune famiglie che ci hanno "adottato" e hanno condiviso con noi la loro esperienza. Noi siamo stati fortunati! Lui, Gigi, mago delle moto e dei risotti, lei, Anna, l'ostetrica più gnocca che ci sia. Ci si incontrava di lunedì, una volta tutti insieme in oratorio e una volta a casa della famiglia d'adozione, divisi in piccoli gruppi. Manco a dirlo quale fosse il mio lunedì preferito. Con noi c'erano anche Barbara, Pasquale e... si lei, ma ha parlato talmente poco nei 3 mesi in cui ci siamo viste, che nemmeno mi ricordo il nome (il fidanzato non c'era nemmeno perché dislocato in